In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Dino Verde e il suo impatto sulla società odierna. Dalle sue origini fino alla sua attualità, Dino Verde è stato argomento di dibattito e riflessione in vari campi, sia nella cultura popolare, nella politica, nella scienza o nella tecnologia. Nel corso della storia, Dino Verde ha avuto un'influenza significativa sul modo in cui le persone interagiscono tra loro e con l'ambiente che le circonda. Attraverso questo articolo esamineremo in dettaglio i diversi aspetti che rendono Dino Verde un argomento così rilevante e in continua evoluzione.
Scrittore satirico, nel 1946 diventa collaboratore del periodico Marc'Aurelio, sulle cui pagine hanno scritto alcuni tra i più grandi autori umoristici italiani del Novecento, su tutti Cesare Zavattini, Marcello Marchesi, Vittorio Metz e Steno, nonché Federico Fellini, che allora lavorava come illustratore. Esordisce in radio nel 1948 scrivendo, insieme a Renzo Puntoni, un programma comico settimanale dal titolo Briscola, e da allora, sino ai primi anni settanta, egli sarà un prolifico e brillante autore radiofonico, soprattutto di spettacoli di varietà, tra cui si ricorda il celeberrimo Gran Varietà da un'idea di Luciano Rispoli.
Particolarmente fortunata è la sua collaborazione con Alighiero Noschese di cui sarà fidato autore in teatro e in televisione. Per lui scriverà, nel 1962 il primo vero spettacolo di satira realizzato in Italia, il celebre Scanzonatissimo, con Elio Pandolfi e Antonella Steni. Il successo sarà tale che nel 1963 la rivista diventa un film, diretto dallo stesso Verde. Il fine spirito critico e caustico di Dino Verde si adatta perfettamente alla verve espressiva e alla capacità parodistica di Noschese. I due lavoreranno spesso in tv, in programmi di successo come Doppia coppia (1969-1970) e Formula due (1973).
Dino Verde sarà attivo come autore radiofonico, teatrale e televisivo fino agli anni novanta. Uno dei suoi ultimi lavori è per la radio, Che domenica ragazzi (1995-1996), programma scritto insieme al figlio Gustavo Verde. Malgrado fosse malato da tempo era ancora protagonista a teatro: del 2001 lo spettacolo "Per un'Italia migliore" per Gino Rivieccio fino al suo ultimo "Bentornato avanspettacolo", ironica rivisitazione del varietà anni '50, era ancora in cartellone al Teatro La Chanson di Roma, dopo il debutto del 14 gennaio 2004, nel momento in cui è morto nella sua casa romana sulla via Cassia. I funerali si sono tenuti il 3 febbraio nella basilica di Santa Maria in Montesanto, conosciuta anche come la Chiesa degli artisti, in piazza del Popolo a Roma. Riposa presso il Cimitero Flaminio.
Il tascapane, trasmissione per le Forze Armate di Dino Verde e Mario Brancacci, regia di Renzo Tarabusi (Programma Nazionale le domeniche ore 10:00, 1953-1954)
Tra 22 minuti, trasmissione a premi per gli ascoltatori di Brancacci e Verde, regia di Riccardo Mantoni (1954)
Il padre dello sposo, avventura musicale di Dino Verde, concorso a premi fra gli ascoltatori, regia di Riccardo Mantoni, musiche di Pier Emilio Bassi, con la partecipazione della compagnia del teatro comico musicale di Roma (1955)
Spettacolo sulla laguna, fantasie e divagazioni musicali di Dino Verde e Zapponi, trasmessa il 11 ottobre 1955.
Doccia scozzese, gustometro per gli ascoltatori a cura di Dino Verde, presentato da Enzo Tortora e Lidia Pasqualini (autunno 1955)
Quel mazzolin di fiori, trasmissione per le Forze Armate a cura di Dino Verde, regia di Renzo Tarabusi (Programma Nazionale le domeniche ore 10:00, 1955-1956)
Vacanze a Monte Carlo, commedia musicale di Dino Verde, regia di Renzo Tarabusi, musiche di Angelo Brigada, compagnia di rivista della radiotelevisione di Milano (1956)
L'italia in bicicletta, ciclorivista a tappe di Dino Verde, trasmessa durante il Giro d'Italia (maggio, 1956)
Biancaneve e i sette nini, rivista di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, con Nino Taranto, orchestra di Arturo Strappini, i venerdì (Secondo Programma ore 17:00, estate 1956)
Chi sarà sarà, rivista di Dino Verde, regia di Maurizio Jurgens, con Nino Taranto (1958)
Spensieratissimo, rivistina della domenica di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, con la compagnia del teatro comico musicale di Roma (1958-1959)
Solo contro tutti di Garinei e Giovannini, Mario Brancacci e Dino Verde, sfida ad una città, con Mario Riva, regia di Silvio Gigli, orchestra di Mario Bertolazzi (Secondo Programma, 1959)
Piacevolissimo, rivista di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, orchestra di Gino Filippini, le domeniche ore 13:40 (Secondo Programma, 1959-1960)
La bellissima Epoque, favola musicale di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, con Nino Taranto, il complesso musicale di Armando Del Cupola (1960)
Autoritratto di Dino Verde, regia di Nino Meloni, orchestra di Pippo Barzizza, trasmessa il 30 ottobre 1960.
Don Chisciotte, rivistina epico musicale di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, complesso diretto da Franco Riva, programma domenicale (estate 1963)
Domenica Express, radiodirettissimo delle 13:30 di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, orchestra di Armando Del Cupola (1963)
La grande festa di Bruno Broccoli e Verde, regia Riccardo Mantoni, con Renato Rascel (1964)
Lei non sa chi suono io!, programma di Dino Verde, regia di Riccardo Mantoni, con Elio Pandolfi e Bice Valori (1972)
Quarto programma, pettegolezzi, musica, cattiverie, malignità di Antonio Amurri e Dino Verde (1973)
I discoli per l'estate, un programma di Dino Verde, regia di Arturo Zanini, con Antonella Steni e Elio Pandolfi, orchestra di Franco Riva (Secondo Programma ore 13:35, 1975)
Più di così..., spettacolo della domenica di Dino Verde con la collaborazione di Bruno Broccoli, regia di Federico Sanguigni, presentato da Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, orchestra di Marcello De Martino (1976-1977)
Settantottissimo, varietà di Broccoli e Verde, regia di Riccardo Mantoni (1978)
Televisione
Mare, monti e fantasia di Maurizio Jurgens, D'Alba, Pisu, Puntoni, Dino Verde, Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, Umberto Simonetta e Spiller (1954)